Le lastre di acetato vengono tagliate in listelli, successivamente inseriti nel pantografo a mano, dove vengono fresati. Questa fase, chiamata “sgrossatura”, permette di ricavare i due cerchi interni dell'occhiale in cui, a produzione ultimata, verranno inserite le lenti.
Il pantografo a mano viene utilizzato per la sagomatura del frontale, in cui la punta della fresa, sapientemente guidata, ricreerà la forma del frontale.
Dopo le due fasi di pantografatura viene eseguita un'accurata misurazione manuale del frontalino grezzo per individuare tutte le anomalie e per garantire ai nostri clienti la perfezione.
Il pantografo rotante viene utilizzato per raggiare i nasi e per creare l'angolo pantoscopico, cioè l'angolo di inclinazione del frontale, in modo da garantire l'equidistanza delle lenti per tutte le posizioni di visione.
Il ciclo di burattatura ha lo scopo di levigare e lucidare gli occhiali. Nello scompartimento verranno inseriti i frontali con dei piccoli legnetti, dell'olio e della polvere di pietra pomice per facilitare la rimozione dei residui in eccesso. Questo ciclo è normalmente composto da 4 fasi diverse che hanno una durata media di 24 ore.
Dopo la burattatura l'occhiale è levigato e lucidato ma, per completare il processo, è necessario eseguire la lucidatura manuale di ogni occhiale per ottenere il risultato definitivo che verrà presentato al consumatore.
L'ultima fase consiste nell'assemblamento dell'asta del frontale. Questo processo viene eseguito interamente a mano, passando attraverso l'inserzione minuziosa delle viti.